Gli integratori richiamano il concetto di aggiungere al nostro organismo sostanze chimiche e naturali che sono mancanti.
Se io mi sottopongo a un esame clinico del sangue, mi accorgo che l’organismo è povero di specifiche vitamine, per esempio appartenenti all complesso B, cerco di integrare ingerendo capsule del complesso B.. In questo caso, integro mangiando cibi che contengono vitamine del complesso B. Se è la vitamina B12 Farei qualcosa di simile se i risultati delle analisi indicano bassi i livelli di minerali quali potassio e magnesio.
Sarebbe meglio provare d’integrare, mangiando cibi che contengono carne, se sono vegano e frutta per vedere se sia sufficiente questa variazione alimentare a ristabilire l’equilibrio omeostatico per quanto riguarda le vit. B e minerali.
Se non fosse sufficiente, bene sarebbe che il medico prescrivesse gli integratori adatti, affinché ciò che assumo sia nella dose giusta, senza controindicazioni e affinché gli integratori siano assorbiti completamente, sia perché le sostanze non sono sommate ad altre assunzioni di farmaci correlate ciò che sto assumendo.
L’uso-abuso indiscriminato di prodotti che si suppone siano benefici per una vita eterna, possono risultare dannosi. E’ vero che molti antiossidanti sono eliminabili dall’organismo, ma se assunti in eccesso, possono causare altri squilibri dell’organismo.
Molto frequentemente osserviamo che la pubblicità ha diffuso prodotti integratori che si trovano nei super mercati, erboristerie e nei prodotti da banco nelle stesse farmacie.
Ricordo che i primi consumatori d’integratori li vidi vendere nelle università americane sia ad uso dei body builder sia per giovani studenti sportivi. L’obiettivo favorisce lo sviòuppo vistose strutture muscolari, ricorrendo ad aminoacidi (Arginina, Taurina e Carnitina), proteine, vitamine e tanti altri prodotti nutrienti.
Questi supplementi servono ad aumentare l’energia, per migliorare le prestazioni atletiche.
Non parliamo delle sostanze dopanti come quelle steroidee che possono gonfiare i muscoli, ma danneggiare alcuni organi del nostro organismo con il tempo anche in modo irreversibile.
Oggi però l’uso degli integratori è molto diffuso anche nei non sportivi. E ciò da un punto di vista della salute preoccupa un po’, dato che questi super-nutrienti non richiedono prescrizione medica.
Quali danni possono procurare alla salute?
Se l’alimentazione è sana, l’organismo come dicevo, non necessita di supplementi, a meno che non vi siano motivi particolari: per esempio nella donna la carenza di vitamina D, di calcio o di ferritina, rari casi di mancanza di vitamina B2 (riboflavina),, oppure di vitamina A in entrambi i sessi.
In generale gli integratori sono da considerarsi farmaci che vanno usati solo in caso di necessità e prescritti dal medico. Alcune vitamine potrebbero non essere assorbite adeguatamente, perché spesso sono assunte sotto forma di preparati sintetici e non facilmente metabolizzabili. Inoltre i composti sono spesso antagonisti e possono configgere tra loro: in pratica, uno neutralizza l’assorbimento dell’altro. Ci sono additivi che si aggiungono alle sostanze desiderate alle quali noi siamo allergici.
La vitamina A, dato che potrebbe accumularsi nel fegato e intossicare l’organismo, richiede grande prudenza.
La vitamina E potrebbe avere effetti negativi sulle piastrine del sangue.
Troppe proteine inoltre, insieme a aminoacidi, potrebbero intossicare i reni, il fegato e scatenare malattie latenti, per esempio autoimmuni.
La papaya fermentata, l’SOD, cioè il super osside dismutase, tuttavia, secondo quanto sostiene il premio nobel Luc Montagner sembrano essere potenti antiossidanti per tutti: se la papaya non è fermentata, non funzionerebbe a favore dell’organismo. L’autorevolezza di Montagner e dei suoi studi riducono di molto la pericolosità di quanto si afferma per alcuni tra gli integratori.
La melatonina, assunta in modo non sintetico, è scarsamente assorbibile e porta rischi perché estratta da animali che potrebbero essere malati. Nei casi di disordine dei ritmi fisiologici sembra però essere benefica. La melatonina è un ormone naturale, precursore della serotonina, (l’ormone del buon umore), che viene prodotto di notte dalla ghiandola pineale: ha la funzione di regolarizzare il ritmo circadiano del sonno e dell’organismo. La melatonina sintetica, per poter essere assorbita meglio, dovrebbe essere integrata con aminoacidi, quali adenosina e glicina.
In genere la maggior parte degli antiossidanti si assorbono più rapidamente se accompagnati dalla vitamina C.
Alcuni medici preferiscono indurre la produzione di melatonina nel corpo con l’uso di lampade apposite che permettono alla notte di secernere melatonina.
Sarebbe quindi più prudente che gli integratori, come dicevo, siano prescritti dal medico, meglio se un nutrizionista o un medico specializzato in medicina interna.
Nemmeno sottovalutiamo il rischio di da integratori.
Perché si è creata e diffusa in molte persone la dipendenza da integratori, ossia perché la pubblicità su questi prodotti funziona così bene su molte persone?
Tutti anche in modo anche inconsapevole cerchiamo la pillola magica, la panacea per tutti i mali.
Cercheremmo a livello della fantasia inconscia una vita eterna, ma anche una vita lunga.
Cerchiamo il benessere, la prevenzione magica sulla nostra salute. Sentiamo troppe notizie cattive sui rischi che corriamo tra atmosfera malata, cibi contraffatti e aditivi velenosi, stress ossidativo, tutti fattori che accorcerebbero la nostra vita. I tumori, sono sempre in aumento anche se più guaribili di un tempo.
C’è in alcuni di noi a livello ancestarale e inconscio, una mamma–natura che ci può aver tradito, come paventava il grande Leopardi, una natura che tradisce e delude che non ci avrebbe fornito sufficiente nutrimento come base della vita per affrontare le molte difficoltà quotidiane, gli imprevisti fatali.
Qualcuno di noi si sente debole e insicuro.
I body-dysmorfic disorders, colpisce alcune body-builder la cui attività estrema si chiama vigorexia. Si tratta un’ossessione compulsiva e un po’delirante che interessa alcuni giovani ch vivono in palestra. Tali ossessioni rappresentano gli equivalenti opposti delle anoressiche nervose. Mentre le anoressiche si vedono più grasse del reale, i vigoristi si vedono non sufficientemente muscolosi e cosi si abbattono e si angosciano gravemente. Reagiscono allora compiendo sforzi continui tramite allenamenti ginnici e assunzioni incontrastate d’integratori energetici.
Questi integratori, proprio perché sono da loro considerati miracolosi, assunti in eccesso, legano a un tipo di dipendenza che annulla l’eventuale effetto benefico di alcuni antiossidanti.
Il motivo della dipendenza consiste nel suo potere suggestivo: tutto ciò che è chimico e che produce un effetto proclamato come benefico e spettacolare, conferisce un falso potere agli integratori dai quali alcuni soggetti finiscono per diventare dipendenti.
Se invece si è seguiti da un medico, che si assume la responsabilità di somministrare l’integratore o il farmaco, il rischio di dipendenza si riduce di molto o si annulla perché l’individuo rimane dipendente dalla somministrazione prescritta e normalmente l’abuso è escluso.
L’abuso degli integratori è in aumento proprio perché produce l’illusione che esista la magia che prende le spoglie dell’integratore alimentare: l’integratore possiede un potere taumaturgico che offrirebbe un vantaggio in più rispetto a ciò che la natura ci ha dato con parsimonia.
Comunque, non si può negare che alcuni antiossidanti, tratti da frutti mediterranei e tropicali, possano offrire una risorsa contro i radicali liberi che portano le cellule ossidate dallo stress ossidativo a invecchiare. Quelli però non sono integratori in pillole!
Roberto Pani
Specialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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A pensarci non ho avuto modo di assumere integratori, perchè, quando più volte ho frequentato palestre e svolto attività sportiva, sin da ragazzina, ero sempre piuttosto supportata da figure competenti: ne ero molto entusiasta.
Però avendo avuto a volte, da giovanissima, difficoltà a confrontarmi con i cambiamenti corporei dovuti alla crescita in rapporto ad una nascente femminilità adulta piuttosto precoce un’illusione di controllo ha per un poco caratterizzato il mio rapporto col corpo e conseguentemente con l’assunzione di cibo.
Oggi, riconoscerei invece in quella “malevola natura” il bisogno di integrare parti di Sè, se pur conflittuali, più che mai personali e profonde.
Probabilmente la competenza di un medico nell’assunzione di integratori aiuta una cura di Sè piuttosto che una fuga illusoria da radici preziose?
Raffaella
E’ quel che ho detto e penso
roberto pani