Mi sono domandato se tra due giovani che provano attrazione l’un l’altro, l’abitudine romantica, e anche di richiamo sessuale di baciarsi con passione, sia in diminuzione, oppure in aumento, rispetto al passato di ottanta anni fa.
In una breve ricerca universitaria per una tesi di laurea in Psicologia, ricerca avvenuta su duecento giovani che vivono in varie Regioni d’Italia, tramite un questionario, è emerso che giovani, dai venti ai trentacinque anni si scambiano molti baci di tenero affetto e ne ricevono tanti dagli amici e amiche, ma baci d’amore se ne scambiano molto pochi. Il questionario prevedeva che i soggetti, oltre a raccontare il proprio comportamento a tale proposito, avrebbero dovuto chiedere a parenti anziani nonni e addirittura in rari casi bisnonni a proposito del loro bacio passionale sulle labbra, così come essi si atteggiavano durante gli anni di fidanzamento.
In sostanza, le percentuali sono risultate in tal modo: sembra che almeno sessanta anni fa o più, il bacio d’amore fosse più diffuso al settanta per cento dai parenti, oggi molto anziani, mentre attualmente sarebbe ridotto al trenta per cento tra i giovani.
Le persone molto mature, ricordano di essere stati piuttosto timide di fronte all’atto di baciarsi, ma che dopo la prima conquista, la loro attrazione si sarebbe attivata baciando romanticamente con frequenza, anche quando durante varie occasioni non si sarebbe proceduto nell’avere rapporti sessuali. I giovani di oggi dichiarano di baciarsi raramente e di iniziare spesso i rapporti sessuali senza baci preliminari. Baciarsi poi, al di fuori dei rapporti sessuali avverrebbe raramente o quasi mai.
I baci che vengono scambiati con frequenza insieme ad abbracci, sono quasi solo di tenerezza.
Questa ricerca va considerata però solo un punto di riferimento empirico, e non scientificamente esatta. Troppe componenti e variabili delle interviste somministrate dalla studentessa tesista sono fuori controllo.
Il bacio esiste da secoli, forse da sempre, tanto che gli antichi romani distinguevano già tra tre tipi diversi di bacio: quello di tenerezza, (l’osculum), riservato ai parenti, quello d’amore (basium), e quello sessuale (savium).
Entrambi sia l’Imperatore Tiberio che più tardi, lo stesso re Enrico VI, vietarono storicamente lo scambio dei baci in tutto il mondo romano e poi il re, in tutta l’Inghilterra, per prudenza di fronte al propagarsi di certe gravi malattie come la peste. Effettivamente non dimentichiamo che il bacio, sebbene passionale ed eccitante può trasmettere anche batteri (circa trecento), la maggior parte dei quali non sembra affatto pericoloso, eccetto il rischio di contrarre la mononucleosi.
In certi casi il contatto tra due bocche invece rinforza il sistema immunitario anche scatenando le endorfine, il neurotrasmettitore del piacere.
Sembra osservabile dunque, anche empiricamente, che i baci che si scambiavano passionalmente un tempo siano meno frequenti dei baci di sessanta o ottanta anni fa e oltre. Vecchi film degli anni trenta, quaranta, cinquanta, pur accompagnati da grande pudicizia, si vedono i baci scambiati con grande frequenza, (le labbra si toccavano in modo che non combaciassero, i movimenti della lingua erano del tutto assenti rispetto alle scene passionali di oggi dove il bacio è completamente riprodotto per intero e con intensa realistica passione, quasi ad invogliare di ripetere tale ardore
Perché una tale diminuzione di baci passionali?
La cultura morale sociale degli anni recenti è molto meno moralistica di un tempo.
La sessualità è vista positivamente e la censura, sia nei film, sia in televisione è fortemente ridotta, quasi scomparsa.
La medicina in particolare vede positivamente l’attività sessuale, anzi la incoraggia insieme alle dovute precauzioni sanitarie. Gli anziani in buona salute che praticano la sessualità, oltre al beneficio immediato, hanno qualche probabilità di mantenere il loro organismo più a lungo vitale.
Il bacio che è un’espressione dell’amore praticato in tutto il mondo, anche in alcune culture orientali dove il bacio è concepito semplicemente con lo sfioramento delle labbra.
Il bacio passionale rappresenta la conquista del corpo sessualizzato sia del proprio che quello dell’altro. E’ anche un esercizio di pazienza, di temperanza che limita la corsa al sesso, visto come appagamento immediato tramite l’orgasmo.
Il bacio permette anche la sublimazione del sesso, rarefazione graduale attraverso cui passano tante sensazioni di scambio di vari sentimenti che ognuno prova per l’altro. Alimenta poi le emozioni, i sogni, l’abbandono, la fiducia nel futuro.
Oggi viviamo in un mondo poco romantico, poco sublimato, più materialistico, più improntato alla visibilità del fare e il sesso è diventato spesso sinonimo di consumo.
Perché baciarsi se non per esprimere tenerezza?
Dove sta la passione ? Dove sta la conquista del corpo dell’altro che la passione presuppone. La cosa che vuoi o ce l’hai o non ce l’hai! Questa è la fantasia predominante in alcuni giovani!
Non c’è tanto posto per il bacio passionale in questa società se non per pochi privilegiati!
Cosa ne pensate ?
Roberto PaniSpecialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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Condivido che il bacio sia un esercizio di pazienza, di temperanza ed, aggiungerei, di creatività verso la conquista del corpo sessualizzato di sè e dell’altro: ma spesso erroneamente “sintetizzato” in relazione alla ricerca di un rapporto sessuale: a mio parere, ignorandone i vantaggi anche nella sessualità e nella coppia.
Il bacio raccomta, secondo me, invece, come convivono la passione e la tenerezza nella relazione, nella ricerca fisica ed emotiva dell’altro e quindi esprime probabilmente in modo più esaustivo la voglia di un coinvolgimento profondo, e forse per questo motivo sembra un piacere difficile da concedersi?
Raffaella