Vivere in coppia, cioè in una nuova coppia che non sia la famiglia, significa aver maturato le possibili novità ed essere consapevoli che si tratterà di costruire una nuova situazione che potrebbe non assomigliare alle esperienze precedenti con sorelle, fratelli e genitori.
Anche se all’inizio dell’incontro tra le due persone attratte e innamorate, tutto appare conciliante e possibile per una magnifica convivenza, con il tempo ci si accorge che ciò che si dava per scontato nell’altro non lo è affatto. Sembra incredibile, ma alcune abitudini, insegnamenti, a volte anche idee preconcette ritornano all’interno della nuova famiglia.
Spesso queste novità di organizzazione, di principi, di abitudini nella vita quotidiana per l’atro partner non sono sempre accettate.
Al tempo stesso, anche l’altro partner immagina che il clima del passato familiare o la logica quotidiana della famiglia d’origine possa essere accolta normalmente e serenamente, e senza tante inibizioni ci si esprime aspettandosi che marito o moglie siano d’accordo nel guardare il mondo interno, quello che riguarda le abitudini domestiche e il carattere del compagno, nel suo modo di scherzare o di divertirsi guardando dalla stessa finestra.
All’inizio della convivenza, quando lo stile di vita si presenta differente, si chiude un occhio da parte di uno o di tutte e dei due gli innamorati proprio perché i sentimenti e l’attrazione fisica generano un clima psicologico che non si desidera affatto compromettere, anche minimamente.
Pur un po’ delusi, si accetta quasi tutto e si spera che vi sia un tempo maggiore e necessario per conoscersi meglio e utile e per aderire a ciò che sembra logico e sensato.
Il buon senso spesso non basta: dopo diversi mesi di convivenza, lui si mette in poltrona e legge il giornale, guarda la televisione e non proferisce parola.
Lei gli fa molte domande e lui risponde on le solite frasi: sto come al solito, non c’è niente di diverso, sono stanco, mangio quel che c’è, forse domani esco con amici per veder la partita, non trovo più le mie camice, dovresti pettinarti meglio, sembri un po’ingrassata…, non risponde alle domande e finge di non aver udito.
Lei si domanda se ha commesso qualcosa di sbagliato, poi si accorge che in genere il modo di comportarsi del marito é generalmente quello.
Anche lei comincia ad arrabbiarsi, anche lei sta lavorando e pensa alla casa, ancora non sono nati figli.
Cosa ti ho fatto? Perché non mi rispondi? Dove ho sbagliato?
Lui dice che lei non ha sbagliato e che lui si sta semplicemente riposando: aggiunge che anche lu,i come suo padre, si comporta allo stesso modo in caso di rilasso: per carattere non parlano molto e spesso il miglior riposo è offerto dal silenzio, a meno che non ci sia qualcosa di interessante da dire o qualcosa da fare e nel gestire cose di casa.
Lei: Mi piacerebbe uscire?
Lui: vai!
Lei: Intendevo con te?!
Lui: Ora non me la sento.
Il ghosting é un fenomeno che vuol dire diventare fantasmi, significa sparire, occultarsi, nascondersi senza proferire parola.
Risuona al partner come un atteggiamento frustrante per chi assiste, ma anche per chi non sa gestire diversamente la relazione.
In molti casi ci sono uomini e donne che non riescono ad affrontare una situazione familiare difficile e fuggono con il comportamento e con le parole. Non sono state abituate e preferiscono diventare mummie nella relazione.
Sentono l’importanza dell’altro, ma non sanno esprimere l’amore…
Con il passare dei mesi e anni i rapporti sessuali sono rari e brevi e quindi poco soddisfacenti.
Succede che le persone che compongono la coppia si portino dietro troppo del loro passato.
La famiglia di origine, che di per sé funziona bene, è stata molto protettiva verso il figlio maschio o anche figlia femmina? Oppure non era empatia affatto?
I due sposi o conviventi non si aspettavano che si sarebbero scoperti così diversi nelle abitudini, nel carattere, nelle esigenze varie e stanno male perché si sentono dispersi e smarriti.
Pensavano che la situazione del passato sarebbe stata mantenuta senza tanti inconvenienti e non vedevano che la convivenza avrebbe fatto sentire qualche mancanza e che le differenze si sarebbero estremizzate!
Forse la coppia maturerà, e si abituerà a comprendere che ci sono altri modi di viver che porteranno a essere soddisfatti e a divertirsi.
Le persone sono molto complesse e le ragioni di certe difficoltà non si scoprono subito e spesso ci si comprende con difficoltà perché le esperienze passate sono state molto condizionanti.
So di parlare di osservazioni molto note, ma qualche volta possono aiutare ad avvicinarsi all’altro che è ingenuamente spaventato.
Roberto PaniSpecialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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