Molte situazioni del passato, anche non remoto, ci restituiscono ricordi sulla cultura dei rapporti sessuali che erano connessi prevalentemente con sentimenti forti grazie ai quali le coppie si univano sessualmente.
L’epoca romantica non é rimasta solo un fatto letterario e filosofico, ma ha avuto una grande influenza su tutti i piani del comportamento umano, da quello politico a quello del gusto e del costume, alla musica.
Alla base del pensiero romantico, come è noto, era evidente un netto rifiuto del pensiero illuministico-positivistico francese che dopo il 1789 aveva investito completamente sulla potenza della ragione per tutto quanto riguardava la realtà esterna ed interna della vita umana.
I romantici invece, delusi da tale investimento, invertirono la rotta di pensiero, offrenndo il massimo del credito alla natura del sentimento, immaginando che l’uomo avrebbe fatto bene a credere e ad affidarsi alla natura spontanea in generale, sia interna, sia esterna per non sbagliare il percorso della propria vita.
La forza travolgente degli elementi naturali, il vitalismo, le passioni, le emozioni, le sensazioni, gli impulsi umani avrebbero garantito al mondo coerenza e sicurezza.
Freud stesso, nato nel 1856, era stato figlio del romanticismo ottocentesco, seppur aveva aderito al determinismo scientifico della fine del secolo e del dopo novecento.
Dal punto di vista artistico non starò a ricordare come l’Europa sia stata produttiva, specialmente in Francia, Spagna, Inghilterra e Germania, nella letteratura, nella musica, nelle arti pittoriche e scultoree durante quasi un secolo, dal 1815 sino alla fine del secolo, nonostante un certo decadentismo che portò a indirizzi artistici variegati. In Italia il Romanticismo si manifestò sino agli anni del 1860 circa con il Risorgimento politico per poi aderire più strettamente alla cultura europea.
In realtà i valori romantici non si sono mai spenti completamente e hanno navigato, specialmente in Europa in mezzo a tutte le correnti artistico-culturali, socio-politiche, mantenendo in parte il positivismo-illuministico francese sino al rigoroso pragmatismo nord americano ampliando la ricerca e la sperimentazione scientifica con l’apporto di grandi progressi nelle scienze e tecnologie.
Il mondo nord americano e l’industrialismo hanno dato vita anche al consumismo economico che per certi versi ha in parte soppresso il valore della qualità in favore della quantità e di un certo benessere e della sua distribuzione nel mondo occidentale e oggi anche orientale.
Da un punto di vista sociologico e psicologico nelle ultime decadi l’amore sessuale è diventato fare sesso.
In altre parole, tale approccio di fare sesso e non l’amore è risultato piuttosto utile e realistico nel senso che ha portato a liberalizzare in generale il comportamento sessuale. Ha restituito alla donna una dignità sociale conforme alla sua reale autonomia, e a togliere certe moralistiche e inutili inibizioni.
I costumi sono certamente cambiati, dalla letteratura al cinema e alla televisione e internet.
La censura nelle immagini, nel linguaggio, ha rigettato l’ipocrisia di un tempo.
Che dire però della pornografia diffusa in internet?
Alcune ricerche sessuologiche riportano che molti giovani e non giovani dichiarano di aver necessità di usare senza poter più rinunciarvi alle pillole del sesso, alle compulsioni sessuali, alle immagini pornografiche.
In altre parole, la libido è diffusamente assai diminuita nella gente rispetto a un tempo e anche rispetto a persone più che anziane.
Si considera la libido come una ben motivata spinta psichica erotizzata, sollecitata da un’energia sessualmente indirizzata, in definitiva coincide con l’appetito sessuale che induce reciprocamente donna-uomo all’azione sessuale: tale azione dovrebbe spinta dal desiderio e attuabile con sana passionalità e quindi realizzabile con piena soddisfazione e appagamento. Include ovviamente erezione da parte dell’uomo e lubrificazione da parte femminile. Teoricamente in organismi sani non cesserebbe mai, ma si ridurrebbe solo in frequenza e qualità della performance.
Mi sono convinto in questi ultimi anni che una delle cause che potrebbe ridurre la libido in alcune persone riguardi l’appiattimento delle fantasie sessuali e la conseguente passivizzazione del comportamento libidico.
L’attività sessuale che si svolge tramite una sana libido, cioè l’appetito sessuale, è dovuta a fantasie che nascono nel nostro cervello. Tali fantasie sono prodotte dagli ormoni che vengono secreti dalle ghiandole del sistema endocrino e dalle nostre esperienze psichiche.
Gli ormoni sessuali sono, come noto, gli estrogeni, testosterone e progestinici. Se ci sono squilibri di questi ormoni potrebbe verificarsi un calo della libido, stanchezza, calo del tono dei muscoli, osteoporosi, riduzione dell’elasticità della pelle, diminuzione della memoria, oscillazione dell’umore, ecc
Le fantasie sessuali dipendono da rappresentazione antiche che si sono evolute a seconda dell’esperienze che sono di tipo sognante.
E’ difficile descrivere come alcuni stimoli primari possano eccitare sessualmente in coincidenza del sorgere del periodo nel quale proprio gli ormoni sessuali cominciano a circolare nel nostro organismo durante la pubertà.
L’aspetto fisico dei genitori, i colori dei caratteri secondari, sopracciglia, colori degli occhi, dei capelli, peli pubici, espressione del viso, altezza, tonicità muscolare, e poi gli aspetti della personalità del tono della voce, del modo di camminare, sono importanti nel costruire un tipo di gusto sessuale.
Questi primi incontri in quel periodo possono influenzare alcuni prototipi che in seguito si modificano e il soggetto, maschile o femminile, accetterà in sé altri prototipi di gusti sessualmente eccitanti.
Inoltre ipotizzo che se la nostra Società é satura di visualizzazioni sessuali, attraverso per esempio le immagini che circolano in ogni ambiente, le fantasie sessuali ed erotiche vengono in alcune persone gradatamente appiattite.
Mi diceva un giovane amico ginecologo di essere contento della propria scelta professionale. Essendo lui stesso eterosessuale, aggiungeva però di essere fortemente penalizzato intimamente nell’attività sessuale con la sua fidanzata.
Ci possiamo domandare come la pornografia che compare oggi in molti contesti ed educa ad un certo tipo di rapporto sessuale immediatamente appagante, non annulli la scoperta erotica precocemente rispetto a tempo fa’.
Le fantasie sessuali sono sempre meno vitali.
Va da sé che le compulsioni sessuali e le tossicodipendenze aggravano l’aspetto della motivazione sessuale.
Mi sembra che stia accadendo quello che accade per la terapia con l’uso degli antibiotici.
L’eccessiva prescrizione di questi farmaci, spesso per ragioni di prudenza medica ha saturato l’ambiente nel quale viviamo di queste molecole. Molti antibiotici non sono più efficaci e occorre studiarne dei nuovi.
Sappiamo inoltre che gli antibiotici decadono nei loro effetti anche mangiando carne di animali trattata preventivamente con antibiotici.
Vedere una donna nuda o un uomo nudo di discreto valore estetico rappresenta per tutti sempre uno stimolo sessuale?
Figuriamoci se questa donna o uomo sono esteticamente meno interessanti!
Insomma suppongo che la sessualità debba essere apprezzata un po’ per volta come quando si gioca a poker: si scoprono le carte lentamente e con molta emozione!
Roberto PaniSpecialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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