Qualche decina di anni fa’, Batman, Robin, Superman, Spiderman e Wonder Woman appartenevano ad una generazione che oggi ha un’età media tra i 50 ai 60 anni.
Oggi gli eroi grandiosi sono tanti e ovunque.
I super-eroi si trovano nei fumetti da tempo, specialmente di stampo giapponese, nelle play station, alla televisione, in particolare su netflix e nei vari film, dove i vari metodi di animazione permettono l’utilizzo anche di attori e attrici reali.
Non sono più fatti di cartoni animati, come Biancaneve e i sette nani o Cinderella di un tempo, ma interamente computerizzati e trasformati in immagini elettroniche dinamiche.
I giapponesi e gli orientali nel mondo sono stati i primi a crearli, sia i disegni che i personaggi, con una particolare psicologia di comportamento.
Non solo li vediamo in questi contesti, che fra l’altro non sono seguiti solo da bambini e adolescenti, ma anche da adulti piuttosto grandi o di mezza età.
Anche negli adulti ci sono parti infantili!
Con la motivazione di accompagnare i bambini più piccoli al cinema, di giocare con loro con le varie console di gioco, di condividere i film televisivi, partecipano divertiti insieme ai più piccoli.
La televisione pubblica dedica diversi canali specializzati per la proiezione di fumetti, e quella privata rende disponibili film che sorgono ancora più numerosi.
Perché la psicologia che caratterizza i personaggi creati è interessante e coinvolgente.
I super eroi si possono inoltre incontrare nei luoghi più impensati: al supermercato, nei quartieri più malfamati delle grandi città, tra gli operai a rischio di licenziamento o nelle arene a combattere con certi protagonisti. Sono persone vestite da supereroe: per passione, per protesta ma anche per difendere la legge. componenti indirettamente sessuali possono essere presenti nei racconti, magari sublimati.
I super eroi sono sogni e realtà diventati oramai un simbolo, rappresentano molte icone che sostituisce personaggi interiori rappresentati però in modo grossolano e generalizzato.
Anche i poteri dei super-eroi sono magici e riguardano la possibilità di essere trasparenti, di essere invisibili, di entrare e attraversare i muri, di volare, di aver una forza sovrumana, di aver poteri super-distruttivi e anche di guarire magicamente le ferite mortali.
Insomma i super-eroi fanno sognare tanta gente, cioè entrare in un mondo magico come del resto hanno sempre fatto nella loro storia a seconda dei valori delle epoche.
Da un punto di vista sociopsicologico rappresentano parzialmente la nostra storia attraverso la fantasia.
Quale potrebbe alimentare nella giovanissima generazione, ma in generale nella gente del futuro?
Nell’identificazione dei più piccoli, ma anche degli adolescenti, possono attivare i super-eroi generando una morale ideale, a volte bacchettona, a volte esattamente il contrario: una svalorizzazione della realtà.
Spesso alcuni personaggi propongono come messaggi la perversione, il sadismo o la vendetta.
Insomma alcuni super-eroi sono prodotti di personalità narcisistiche, e possono rivelarsi nocivi per i minori perché innescano sentimenti vendicativi, megalomanici dove s’innalza il senso magico delle cose reali e dell’onnipotenza.
Occorrerebbe che le figure genitoriali e istituzionali monitorassero più attentamente i messaggi che i vari super-eroi inviano tramite i loro registi ai più piccoli.
Quanto i supereroi sono più adatti agli adulti, per divertirli, che ai bambini?
Roberto PaniSpecialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
__________________________________________
E tu come la pensi? Scrivimi un commento o inviami una domanda all'indirizzo roberto.pani@unibo.it...