Invecchiare non piace a nessuno: in verità è meglio riconoscere che, molto raramente, ci sono alcune persone che non si piacciono per niente e sono spesso malinconiche o depresse.
Hanno di Sé un’immagine terribile e allora non riescono a pensarsi in prospettiva di una lunga vita ancora davanti a sé.
Invocano la vecchiaia, anche perché qualche volta, invecchiando l’immagine di Sé in alcune persone migliora.
Certe persone di sesso maschile con un volto poco interessante, con un corpo corto e tozzo, diventano più gradevoli o acquistano un po’ di espressività e di luminosità.
I capelli bianchi se ci sono, con la barba candida e cresciuta in modo ad hoc, simpatico, con occhiali gradevoli, ecc., risultano meno anonimi.
Vale lo stesso per le donne che mantengono i capelli e che sono colorati a piacere, alcune delle quali con il trucco e la simpatia ricompaiono meno demoralizzate nella scena della vita.
Ma tornando al nostro tema che ha a che fare invece con persone anonime o sgradevoli, ma al contrario, con gente che è attraente e bella, che spesso, con il passare degli anni, dimostrano meno anni di quelli che portano in realtà sulle spalle.
E allora – si dicono- perché non dichiararne di meno?
Quanti anni hai? – chiede con impertinenza un uomo a un donna – Quanti me ne dai? – questa risponde.
L’uomo osa pronunciare un numero che è pari a circa dieci di meno o anche quindici rispetto a quelli che la donna sa di avere.
La donna conferma – hai indovinato ne ho trentacinque.
Si è calata dieci e più anni.
La bella donna si appresta a continuare la frequentazione dell’uomo che soddisfatto, in genere, continua a corteggiarla.
Si raccontano di sé vicendevolmente a cena, ma lei deve tener conto che ci sono quei dieci e più anni in più dei quali deve tener conto. Facevo le medie nell’anno x, ma quell’anno non concorda con altri racconti e allora – scusa mi sono sbagliata …volevo dire Y. E tanto altro del genere, per esempio, circa la musica dell’epoca ascoltata che non concorda con eventi storici che lui riconosce se è più giovane… che lei ricorda perché è meno giovane di quello che lui si aspetta.
Se poi la storia va avanti possono nascere piccole ansie a proposito dell’intimità.
Anche se si dimostrano meno anni nella fisionomia e nell’aspetto esile, qualche parte del proprio corpo potrebbe non concordare con l’età dichiarata e la nudità potrebbe dare insicurezza alla donna, ma anche all’uomo.
Certo, togliersi gli anni, specialmente dimostrandone meno, può avvantaggiare al primo incontro di conoscenza, ma poi potrebbe essere un percorso in salita e poi come ci si sente?
Essere se stessi è già difficile di per sé, e portarsi questo peso potrebbe rendere nervosi e dover recitare una parte come attori e attrici…
Il piacere potrebbe essere sacrificato e abbandonarsi nella relazione potrebbe essere assai difficile, sapendo che prima o poi la verità verrebbe a galla.
Alcune persone vivono tutta la vita dichiarando meno anni, a volte molti meno!
Vita difficile?
Per alcune persone sì, senza citare artisti che un tempo potevano raccontare quel che volevano, anche per motivi professionali, oggi l’età di un personaggio pubblico è ufficiale: per via di internet non è più possibile ingannare l’anagrafe.
L’ingenuo bluff di calarsi gli anni era tipico degli adolescenti, ma per apparire più grandi, altrimenti non si poteva essere presi in considerazione dai gruppi quasi adulti.
In parte si spiega con una certa insicurezza di base, nel senso che la giovinezza rimane per molti un’epoca della vita che appare nucleare e più importante, specie se si è attraenti.
Per alcune persone perdere la giovinezza significa perdere il senso dell’identità e molti tra loro si spaventano.
Alcuni possono sentire di perdere ciò che è più importante di Sè.
Certo che alcune tra le donne possono percepire la menopausa come un indice biologico di perdita di femminilità, anche se non è affatto vero. Per alcune donne comincia proprio da allora una nuova vita più importante.
Anche gli uomini sentono alcuni indici penalizzanti: la pancetta, la calvizie, la muscolatura in diminuzione e altro.
Ma dimentichiamo il fascino, la cultura, la ricchezza dell’esperienza e la curiosità di fare cose nuove e con maggior libertà.
Roberto PaniSpecialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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