Gentile Professore,
ho letto la risposta che ha dato alla Signora nell’altro articolo e mi sono presa coraggio inviandole questa. Lo so che è una domanda banale ma ci provo ugualmente. Io ho un’idea molto vaga di cosa accade in uno studio con uno psicanalista come Lei, ovviamente tutte derivate dai vari film e serie viste in tv. Sarei molto curiosa di sperimentare questa seduta e conoscermi meglio, ma l’idea di non sapere cosa mi aspetta una volta arrivata in uno studio mi frena… In cosa consiste la seduta? Lei mi fa delle domande e io le rispondo? Sarò io a parlare dei miei problemi?
Bologna 30 Giugno 2022
Gentile Signora,
non si tratta di un dialogo basato su domande e risposte perché ciò può avvenire nei primi colloqui di conoscenza che riguardano la persona e i motivi di ricercare una psicoterapia psicoanalitica.
La relazione si basa sull’ascolto di un mondo interiore che è sta alla base della nostra personalità e del nostro carattere. Freud indicava attraverso la metafora dell’iceberg che il mondo interno è più grande di quello esterno, sociale, razionale, cognitivo, insomma cosciente.
Occorre ascoltarlo e rispettarlo. Durante la relazione psicoterapeutica che si svolge regolarmente almeno una volta la settimana per circa 45 minuti, le psicodinamiche soggettive emergono spontaneamente e insieme allo psicoterapeuta si osservano. Le emozioni infatti veicolano certi meccanismi psichici importanti quelli che riguardano i comportamenti, gli stati d’animo, i punti di vista, le angosce e le varie difficoltà psicologiche. Ma anche il corpo parla e i meta-messaggi sono molto utile per comprendere sia linguistici, si comportamentali, sia del corpo contribuiscono a far tornare i conti non solo per comprendersi, ma soprattutto per cambiare ciò che non piace di se stessi.
Vedi uno dei tanti articoli del blog: Curare con la Psicoterapia Psicoanalitica nel 2022
Specialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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