Disforia di genere: può essere un’illusione ?

Disforia di genere: può essere un’illusione ?

Molti giovani adolescenti e anche di età maggiore soffrono di uno stato d’angoscia dovuto a un’incongruenza che riguarda il loro genere maschile e femminile.

Ricordo che alle scuole medie e anche al liceo qualche ragazza diceva che avrebbe voluto nascere maschio: ma allora le motivazioni erano ben divers da quelle di oggi.

Le ragazze degli anni 70 appartenevano ancora ad una cultura nella quale gli uomini avevano ed esibivano più potere rispetto alle ragazze e molta più libertà in tutti i sensi, insomma un potere patriarcale e oggi diremmo maschilista.

Oggi per entrambi i sessi riguarda un profondo problema di identità.

Gli stimoli del mondo sociale sugli atteggiamenti maschili e femminili hanno aperto la strada del trans gender o fluid gender. Gli atteggiamenti comportamentali e psicologici hanno indotto i giovani a rubarsi e scambiarsi pattern di atteggiamenti che sono maschili e femminile senza grande differenza.

Vestiti, colori dei capelli, stile di linguaggio, sessualità.

Cosa succede nel mondo interno inconscio?

Con le prime esperienze sensoriali dalla nascita si creano tanti imprinting ossia le impressioni, le sensazioni, ogni tipo di sensorialità, ogni stimolo proveniente dalla famiglia e dal mondo esterno viene per così dire registrato e impresso a livello del paleoencefalo o meglio telencefalo,  la parte più profonda ed antica  del nostro cervello che è connessa al sistema linbico. Questa parte antica e primordiale è essenziale per la nostra sopravvivenza per cui certe strutture funziona come memoria protetiva (vedi amigdala, ippocampo,  ippotalamo, ipofosi, cingolo, e altre strutture)

Tali stimoli  vengono ad essere assorbiti dai vari circuiti neuronali in piccolissimi e virtuali tasche. Con il progredire delle esperienze il bambino in crescita e in evoluzione si trova ad arricchirsi di esperienze che lo portano ad assimilare queste tasche virtuali e  ad accomodarle tra loro.

La nostra Società è cambiata di molti negli untimi 50 anni e la cultura influenza lo stile di vita e gli atteggiamenti.

Il mondo interno, inconscio è costituito da un vissuto delle cose ed è popolato da voci che noi non udiamo, ma sentiamo sotto forma di vissuto. Tali voci  ci parlano dentro e anche all’Ego cosciente, protagonista e dirigente delle nostre intenzioni e che ne è condizionato.

In somma, il nostro mondo interno e  inconscio è per lo più abitato da interlocutori ossia da personaggi come se fosse un piccolo teatro. Alcuni interlocutori hanno la prevalenza su altri. Certe parti femminili rappresentate da interlocutori che si sono costituite maggiormente possono prevalere su quelle maschili e viceversa.

In questi casi nel soggetto si crea una crisi di identità che può confliggere a livello dell’Ego e del Self ( mente-corpo ).Non si tratta di illusioni.

Roberto Pani
Specialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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E tu come la pensi? Scrivimi un commento o inviami una domanda all'indirizzo roberto.pani@unibo.it...

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