Mediamente per ragioni biologiche e ormonali le donne sono dotate di capelli più forti e belli rispetto agli uomini.
Le donne stesse sono le prime a sentire l’importanza di tante prerogative che i capelli offrono loro e, per questo e altre ragioni, sono le prime a prendersi particolarmente cura della capigliatura sia con orgoglio, sia in alcuni casi anche compiacendosi mettendone in evidenza il fascino.
Storicamente la tendenza che prevale nei costumi femminili è quella di mantenerli lunghi.
Consideriamo come da sempre le parrucche siano state usate, e ancora oggi, da entrambi i sessi come parte del vestiario da indossare in alcune occasioni formali, sia anche quotidiane.
La lunghezza dei capelli può valorizzare se stesse, sotto vari aspetti, può caratterizzare l’identità femminile come quella maschile: attraverso il colore naturale, sia colorato o decolorato, la lunghezza della capigliatura nella donna può esaltare le caratteristiche del viso e pertanto la personalità si evidenzia maggiormente offrendo il tono desiderato.
Può nascondere certi dettagli del corpo che sono meno graditi e proteggere anche psicologicamente il Sé femminile e maschile.
Alcuni visi oltre a essere belli possono accendere e vitalizzare il resto dell’immagine complessiva del corpo.
Naturalmente tutto questo è stato sempre considerato anche dal genere maschile che, di solito, ha biologicamente avuto meno opportunità biologiche: Sansone contro i Filistei esprime globalmente il messaggio di una leggenda che rappresenta con i capelli lunghi il mito della forza, che per donna e uomo sono percepiti quando si è fortunati, come un dono naturale molto gradito.
Spesso i capelli lunghi o tagliati in un certo modo compensano esteticamente alcune mancanze da alcuni uomini considerate penalizzanti e, magari, non sufficientemente falliche.
In alcuni sogni pieni di incubi le donne raccontano di aver visto se stesse perdere i capelli, oppure le unghie o i denti.
Nel caso degli uomini gli incubi certamente riguardano solo i capelli caduti a essere in primo piano.
I capelli femminili possono essere conciati in tantissimi modi gradevoli o anche il contrario, ma a mio parere esprimono, nel loro trattamento estetico, nel tempo dedicato e nel denaro che viene investito su di essi, il desiderio di cambiamento.
Ho osservato come alcune donne nei momenti di frustrazione e di rinascita psicologica chiedano al parrucchiere nuove acconciature che prevedano l’accorciamento dei capelli.
Un taglio diverso è interessante: magari seguendo la moda, più spesso si può notare il desiderio di modificare qualcosa di Sè da un punto di vista psicologico e esistenziale.
Nei casi in cui il taglio dei capelli è estremo, ciò che appare nella nuova versione può suggerire cosa la persona nel nuovo personaggio desideri, forse inconsapevolemente “essere o diventare”.
In alcuni giovanissimi magari solo protestare …
Roberto PaniSpecialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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