Vediamo tutti che ci sono persone che, come nostri amici e amiche, alla l’abitudine o una forte tentazione di commentare le scelte delle persone con le quali hanno stabilito un rapporto di confidenza e anche di affetto.
Per esempio, una mia cara amica mi raccontava di aver deciso di rinunciare a un lavoro discreto per non dire buono, anche in virtù del fatto che la buona uscita economica, proposta dalla direzione dell’Istituzione privata si è rivelata ottima.
Il fine della mia amica è quello di iscriversi ad un prestigioso Master e per cercare un lavoro all’estero, lavoro che possa valorizzarla complessivamente e che sia più consono alla sua professionalità, cioè compatibile con i suoi crediti professionali.
La mia amica è ricca di entusiasmo e convinta che, per quanto con un minimo di sensazione di rischio per il futuro, si avventura fiduciosa e contenta della propria scelta quella che riguarda il proprio futuro.
Un’amica che incontra ogni tanto nel tempo, ascoltando tale decisione ha esclamato frasi molto disapprovanti la sua scelta.
Ma sei pazza? Lasci un lavoro coì buono in questi tempi? Cosa ti importa del Master e di andare all’estero, tu fuggi sempre dalle cose che hai, cambi continuamente residenza a quale fine?
La mia amica è rimasta piuttosto male di fronte a questa osservazione: non si è scoraggiata, ma comunque, é rimasta molto male e, nonostante si sia rivelata una ragazza indipendente e autonoma da sempre, si è ricordata di tante critiche che provenivano dai genitori che andavano nello stesso senso dell’amica, cioè di essere troppo desiderosa di migliorare la sua posizione e di cambiare le prospettive di vita per cercare in base alle sue ambizioni il meglio per se stessa.
I genitori della mia amica del resto, non si sono mi mossi dal paese dove sono nati, cresciuti e hanno vissuto.
Capisco che un amico o amica che sia affettivamente vicino all’altro o altra, possa intervenire di fronte a un errore madornale se viene notata con certezza onde salvare la persona da qualcosa che potrebbe danneggiarla e della quale cosa, anche l’interessata potrebbe pentirsi!
In linea generale proporrei a tanta gente di ascoltare gli altri specie se amici di identificarsi nei vari punti di vista e non dare consigli non richiesti.
Se poi questi consigli venissero richiesti, allora si potrebbe suggerire di pensarci ancora sopra.
In ogni caso, quando le decisioni non sono già state prese, sarebbe meglio non commentare, perché altrimenti porterebbero solo a peggiorare lo stato d’animo dell’altro ed è ciò accade spesso e accade anche di generare un conflitto, sia con l’amica, sia con se stessi.
Spesso le amiche /amici che commentano le confidenze degli altri conoscenti o amici possono rilevare in se stessi un po’ di invidia, perché anche loro avrebbero voluto trovare il coraggio di dar alcune svolte significative alla loro vita e non ne sono stati capaci.
Oppure i commenti sono molto soggettivi e prima di intervenire sarebbe meglio pensare alla posizione dell’altro perché magari, non si conoscono profondamente le motivazioni e il rispetto dell’altro dovrebbe essere mantenuto in primo piano.
E’ facile far confusione tra sé e l’altro e mettere in crisi entrambi per nulla.
Ci sono persone che si considerano la bocca della verità e esprimono i loro commenta sai soggettivi senza alcun rispetto dell’altro e mettersi a sentenziare argomenti di passaggio con sarcasmo ogni atto che appare a loro in contrasto con la loro logica.
Ci sono persone che hanno voglia di cambiare la loro vita per motivi sani e complessi, altre persone che non hanno il coraggio di fare niente e che si lasciano vivere dagli eventi esterni.
Meglio mantenere una certa prudenza nell’elargire commenti e consigli specialmente se non richiesti!
Roberto Pani
Specialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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