Le donne e uomini che vedono se stessi en nature

Le donne e uomini che vedono se stessi en nature

Alcune coppie, piuttosto giovani, senza figli, vivendo in casa da oltre un mese, si permettono di non curare il proprio aspetto: spesso accade anche per una certa loro curiosità di veder come apparirebbero allo specchio senza intervenire sul proprio corpo.

Si astengono sia esteticamente e anche spesso igienicamente, dall’intervenire nella cura di sè. Desiderano vedersi al naturale appunto per un periodo di tempo che durerà sino a che l’arresto domiciliare non sarà terminato.

Forse in certi casi una tale sfida potrebbe essere lanciata per scaramanzia, sperando che il blocco casalingo duri poco, in altri casi però non si tratterebbe di sfida, ma di allegra pigrizia.

Mentre la maggior parte della gente, si mantiene quasi come se vivessimo tutti in una situazione normale e non apocalittica, queste coppie invece trasgrediscono la disciplina della cura mattiniera.

Risparmiano la fatica di radersi, pettinare i capelli ormai incolti o di lavarli. Molte docce vengono saltate.

Le donne che aderiscono a questo sciopero ad esempio non si rasano le gambe, ascelle, pube e anche nel viso non eliminano baffetto e assottigliano le sopracciglie.

I capelli che sono soggetti a ricrescita nel caso siano decolorati, vengono lasciati crescere di un nuovo colore, grigio-nero.

E il fondotinta, creme e makeup?

Naturalmente non esistono per l’uso.

Per ottenere questi risultati al massimo della trascuratezza e barbonismo occorrono varie settimane durante le quali ci si compiace di diventare mostri ma, con estensione, belli.

Quasi come se trasformarsi da uomini e donne all’età della pietra permetta di ritrovare una nuova immagine di Sé che, dopo tutto non è poi male. Oppure rendersi conto che si è d’avvero brutti senza l’aiuto di una cura estetica supplettiva.

L’uomo con barba lunga e la donna pelosa potrebbero essere entrambi modelli arcaici ai quali la natura sarebbe stata generosa?

Questo tipo di compiacimento di Sé non piace a molta altra gente che teme di lasciarsi andare, approfittando di questa situazione che può essere vissuta come atmosfera di desolazione.

Pertanto si comportano come se tutto fosse come prima del lockdown: si alzano alla mattina alla stessa ora di sempre, si vestono come sempre, dopo essere stati in bagno con tutta la cura di sempre.

Queste persone si sentono vive, minimizzano dentro se stesse l’evento apocalittico sino a che, però si deprimono, quando verificano che le settimane da scontare non finiscono mai.

C’è un modo intermedio da parte delle famiglie che si curano del proprio aspetto senza alcuna sfida alla civiltà, non mettendosi sull’attenti rispetto alla cura estetica, ma ci tengono a non regredire in un mare di trasandatezza e di barbonismo, considerando che trascurarsi alimenta la depressione dell’umore.

Roberto Pani
Specialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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