Le donne si sono sempre depilate sin da quando l’antica civiltà si è configurata nel pianeta.
Gli Egizi come sappiamo ci tenevano molto, si depilavano sia le donne anche nelle parti intime e e gli uomini in quasi tutto il corpo. Una certa resina facilitava tale purificazione dai peli che significava purezza, bellezza, trasparenza sincerità.
Come in Egitto anche in Grecia e a Roma, i peli nel corpo erano associati a inestetismo, trascuratezza e mancata pulizia.
Plinio il Vecchio ci racconta che l’olio di lentisco e feccia d’aceto bruciata erano usate per sconfiggere la peluria ispessita, sia nel corpo femminile, sia in quello maschile dei nobili patrizi eliminata per mano degli schiavi con una specie di lama liscia di pietra che scorreva lungo tutto il corpo insieme all’unguento che veniva cosparso.
Anche i gladiatori erano ben curati rispetto al corpo che doveva ben risaltare nelle sue forme possenti, come attualmente usano i body builder.
In Giappone, pellame di pescecani essiccato veniva strofinato per eliminare i peli che letteralmente si seccavamo e si polverizzavano.
Caterina de’ Medici ritenne che questo tormento femminile fosse inadeguato alla dignità di una donna, specie in stato di gravidanza e abolì il costume che si diffuse ovunque in Europa e osì cambiò la moda, accettando che la donna fosse pelosa. L’aspetto femminile in tale stile venne apprezzata ovunque in Occidente.
La moda dell’epilazione riprese nel settecento e poi continuò nell’ottocento, quando le usanze ripresero una morale di richiamo puritano, quasi giansenistico.
La donna doveva coprirsi e mostrare solo il volto gentile e la testa, quasi sempre coperta da un vistoso e decorativo cappellino. Le gonne lunghe giungevano a toccare le scarpette a mocassino chiuse e il corpo era coperto, oltre che da graziosi vestiti, anche da un corpetto restringente e soffocante.
Le gambe femminili in seguito, dopo la metà del novecento, non furono più nascoste, per infatti essere scoperte gradatamente, sino alla liberalizzazione avvenuta recentemente alla fine degli anni sessanta, grazie alle moda francese con la totale adozione delle minigonne.
Tale cambiamento propose alle donne che potevano permetterselo esteticamente un tipo di gamba femminile svasata e raffinata e quindi pulita da peli considerati reali inestetismi che l’avrebbero invece abbruttita.
Sappiamo che la depilazione oggi può avvenire definitivamente con il laser per le persone sulla cui cute si ispessiscono peli scuri che vengono bruciati con un lampo laser alla loro radice.
Il punto interessante consiste nel fatto che da tempo donne e uomini depilano anche gli organi sessuali, sia femminili e recentemente anche maschili.
E’ tale abitudine da considerarsi sensuale ?
Non tutti sono d’accordo.
Ci sono ragioni che giustificano tale intima rifinitura: Il bikini che non deve far trasparire i peli quando s’indossa il tanga, forse inconsciamente si aspira all’dea dell’innocente infanzia prima della pubertà quando i segnali della sessualità non esistono ancora? Dovrebbe essere più attraente sia la donna che l’uomo? Non credo che sia così per tutta la gente!
In medicina si sa che tagliare i peli nei tessuti delicati può implicare inconvenienti:
La pelle può essere stressata , infiammata nei follicoli producendo infezioni di batteri pericolosi , cioè foruncoli e follicoli infiammati a causa dello streptococco, lo staffilococco aureo.
Si possono alimentare ascessi che per curare i quali è opportuno far drenare e lasciar guarire le ferite per seconda intenzione, cioè non chiudere la lesione per non imprigionare i batteri stessi.
Potrebbero essere favoriti gli herpes simplex, genitalis per l’esposizione ai virus trasmessi attraverso la bocca o gli organi sessuali stessi.
Le malattie veneree, sessualmente trasmissibili sono facilitate nella loro potenziale infettivo senza le resistenze delle barriere pilifere che, tutto sommato, sono biologicamente protettive contro batteri e virosi, quindi deputata ad evitare tante malattie e patogeni vari.
Inoltre mi domando se esteticamente sia interessante e vantaggioso abortire i peli del pube e anche delle ascelle, a meno che l’eccesso massiccio, (irsutismo maschile e femminile), non ostacoli molti sani interventi sessuali che si desiderano?
In generale non potrebbe essere invece a-sensuale ?
Dobbiamo tutti apparire come bambini innocenti negando la nostra natura sessuale ?
Roberto Pani
Specialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
__________________________________________
E tu come la pensi? Scrivimi un commento o inviami una domanda all'indirizzo roberto.pani@unibo.it...