Le cicatrici possono essere visibili sul corpo di solito perché conseguenza di diverse cause:
Quelle che sono la conseguenza di un intervento chirurgico per esempio al seno di una donna, quando il parto è avvenuto con il metodo cesareo, in seguito all’asportazione della tiroide e per tanti interventi che non si possono elencare dato il copioso numero.
Gli interventi estetici che sono risultati non troppo bene e che non si riescono ad aggiustare. Di solito non si vedono le cicatrici, ma modificazione di tratti del volto o del corpo che testimoniano un ritocco chirurgico mal riuscito.
Le cicatrici che derivano dalla guarigione di una lesione grave riportata dopo un incidente stradale: Ci sono ferite al capo che sono state risolte ma ne rimane il postumo cicatriziale.
Infine ci sono lesioni procurate dall’acido, causate da violenze, vendette o da incidenti sul lavoro.
Da un punto di vista psicologico le cicatrici non fanno certo piacere, perché spesso deturpano il volto, il corpo e testimoniano il dolore del passato, la nostra fragilità e perché spesso non ci sentiamo di essere come si era prima dell’episodio cruento.
Ci sono persone che ne risentono maggiormente di altre, ma dipende molto da che tipo di lesione la cicatrice testimonia agli occhi degli altri.
Ci sono lesioni che sono coperta dai vestiti che di indossano in inverno, altre che in estate non possono essere coperte specialmente sulla spiaggia.
Le donne comprensibilmente, sono in genere più sensibili degli uomini.
La cicatrice di solito è presente prima nel vissuto psichico di una persona e poi realmente testimonia un evento trascorso che rievoca un brutto ricordo.
Perché alcune persone si vergognano?
Il corpo è un piccolo teatro nel quale sono impressi i segni della nostra personalità del proprio Sé.
In una società basata sull’immagine estetica che tende a esaltare il bello, molte persone si sentono inadeguate e brutte.
I tatuaggi, (tattoo) sono ormai diffusi in tutti i corpi dei giovani e ciò dimostra come ci sia una continua ricerca della decorazione e del bello, dei colori di temi simbolici, spesso legati all’amore e contro la violenza.
Ciò dimostra come il corpo sia in primo piano nella trasmissione dei messaggi rispetto a un tempo che fu.
La vergogna sembra connaturata a una dipendenza narcisistica che deriva dal fatto che non si è perfetti, cioè si è difettosi.
Viviamo ancora per un mondo che ci vuole a seconda della moda integri senza nei.
Certo abbruttirsi non piace a nessuno, ma le ferite, se non sono deformanti, non dovrebbero far provare vergogna. Io non sono come gli altri mi vogliono !
Solo accadeva tanti anni fa, durante le guerre storiche, gli uomini andavano orgogliosi se portavano cicatrici sul volto dovute a ferite prodotte da pallottole che avevano colpite di striscio e aveva lasciato il loro glorioso segno di battaglia e di sofferenza sopportata da gente di forte tempra.
Oggi non è più come allora e la chirurgia ha imparato tecniche di intervento chirurgico che hanno ridotto di molto il segno della cicatrice.
Il laser è stato uno degli strumenti che ha permesso di cancellare quasi completamente la marcatura delle cicatrici nella pelle. Alcune unguenti e paste aiutano anche molto a ridurre la marcatura.
Alcune suture intradermiche eseguite ai margini di ferite usando punti interni riducono la visibilità della cicatrice.
L’utilizzazione di fili da sutura riassorbibili in due mesi appiana e attiva i fibroblasti che sono cellule del derma cioè lo strato intermedio della pelle tra l’epidermide superficiale e il profondo ipoderma. I fibroblasti connettono il derma che è vascolarizzato, all’epidermide al fine di garantire nutrimento.
Un importante progresso in chirurgia si è ottenuto con la laparoscopia, che permette con tre piccole incisioni cutanee e sottocutanee di un centimetro di diametro circa, per introdurre all’interno del corpo il laparoscopio.
Le altre due incisioni servono per operare in modo specifico osservando un monitor sul quale viene proiettato l’interno della cavità in oggetto su cui si sta operando.
I segni delle incisioni scompaiono con il tempo e con ottimo risultato estetico perché non saranno più visibili.
Ci saranno in futuro mirabili miglioramenti in chirurgia estetica. Interventi che avverranno senza che vi sia la perforazione della cute grazie al laser le cui performance saranno sempre più sofisticate.
Un aiuto dunque a coloro che sono imbarazzati quando qualcuno deposita gli occhi sulle loro testimonianze di ex ferite che a volte possono non piacere, ma non fr vergognare.
Roberto PaniSpecialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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Però Dottore, in effetti, quando parla dei combattenti, ha ragione Lei, andavano orgogliosi delle mutilazioni e ferite.
Ho letto da qualche parte qualcuno dire che le proprie disavventure nella vita possono essere portate come croci, quindi nascoste, o come medaglie che ci si appunta.
Non è forse semplice ma è bello provarci.
Conosco comunque di sicuro una donna cui una grossa ferita antiestetica da caduta da sci sulla gamba non ha impedito una vita piena.
Anzi, si diverte quando le chiedono a raccontare la storia nei particolari.
Dipende, appunto.