Ne andrebbe della mia dignità importunare una donna che mostra di mantenere un atteggiamento di normale compresenza nella relazione, più o meno socievole, più o meno attraente, più seduttiva …
Perché dovrei disturbarla, importunarla e addirittura molestarla? A che pro?
Non solo è una questione di primario comportamento civile dal quale non si può mai prescindere, ma anche di denunciare di essere sfigato sia a se stessi, sia alla bella ragazza che sfuma immediatamente! Quel che a me interessa consiste nell’intuire se posso piacerle e fino a che punto?
Nel mondo si è aperta la battaglia fra innocentisti e realisti.
Gli innocentisti sostengono che si stia esagerando e che oggi un uomo non può più scherzare con una donna perché viene immediatamente tacciato di provarci in un modo disturbante, volgare e violento, per non dire di peggio quando la molestia si trasforma in qualcosa di più!
I realisti sostengono che occorre buon senso: le donne dovrebbero comportarsi in modo tale da non esortare e illudere, dare adito agli uomini, propensi a corteggiare che loro potrebbero starci a fare qualcosa di più.
In altre parole la donna prudentemente dovrebbe vestirsi in modo consono, non troppo osé, cioè eccitante.
Se lei ha belle gambe non dovrebbe indossare minigonne, se la natura le ha donato bei seni, dovrebbe tenerli nascosti e non lasciar intravvedere la potenzialità erotica di questi verso che si eccita facilmente.
Mi sembra fortemente ridicolo! Siamo tra il secolo quattrocento e il seicento, quando i Tribunali dell’Inquisizione, durante la Riforma, cacciavano le streghe cercando qualunque indizio come prova per produrre un capro espiatorio al fine di scoprire le figlie del demonio?
E’chiaro invece, tornando alla nostra era, che qualunque uomo di potere che si avvicini ad una donna toccandola in modo insolito e non solo sulle spalle come gesto di stima e affetto, oppure quando si comporta facendo del mobbing, ricattandola indirettamente o direttamente, sta compiendo un atto di molestia.
Perché mai la donna dovrebbe subire da un uomo una tale complicazione?
Lei ha che fare con lui per svariati motivi, i quali non riguardano la sessualità, né la passiva sottomissione intellettuale e il comportamento di obbligata approvazione del suo pensiero, a meno che non sia parte del programma di lavoro.
Perché accettare un tale noioso gioco, anche se si tratta solo di un inconveniente provvisorio, oppure invece che implichi rischi nel contesto generale?
Cosa presuppone questa situazione? Che da che mondo e mondo, l’uomo fornito di più muscoli rispetto alla donna e per questo e per giuste ragioni soleva proteggere la donna dai pericoli esterni.
Nella nostra epoca mi sembra che le pari opportunità tra tutti coloro che possiedono virtù e competenze professionali abbiano cancellato almeno virtualmente le disparità di trattamento.
Si vorrebbe vedere abolito il problema del potere muscolare e sociale e che l’uomo può conquistare per varie ragioni spesso anche sostenuto da motivi socio-culturali.
Alcune donne qualche volta, sono, come del resto tanti uomini, insicure, e sentono di non dover deludere chi considerano avente potere, per non perdere il lavoro; spesso queste donne si trovano a fingere di accettare i bisogni di chi esercita la cattiva potenza più che il sano potere, e si trovano a dovere gestire aspetti che nulla hanno a che fare con i loro pensieri e interessi. Sono costrette a gestire per esempio un gioco erotico nel quale si sentono di fatto improvvisamente coinvolte.
Pensate che scocciatura!!
Sono tuttavia proclive a credere che alcune giovani donne abbiano esagerato e abusato di fronte a situazioni di immagine favorevoli a loro, nel trasformare seduzioni ingenue o in buona fede di uomini, sicuramente un po’ spinte, ma non malefiche in vere e proprie atti di molestie includendo l’insistenza dell’uomo che potrebbe essere tacciato di stalking.
Mi auguro che queste situazioni vengano rapidamente ridimensionate e che le relazioni guadagnino in affetto, in comprensione, seduzioni sincere, in approcci che esprimano autenticità,
Mi sembra che le scuole miste sin dalle elementari siano di buon auspicio alla conoscenza psicologica reciproca!
Gli uomini dovrebbero, oltre che civili, essere consapevoli della brutta figura che diffondono attorno a se stessi, aumentando la diffidenza e una sorta di squallido disonore.
Roberto PaniSpecialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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