Lei scompare quando si fidanza

Lei scompare quando si fidanza

Si tratta di una specie di critica che molte giovani amiche rivolgono a altre amiche, quando appunto verificano che le solite frequentatrici che condividono con loro le solite esperienze quotidiane, quatte quatte, trovano un fidanzato e non si fanno più vedere. Le novelle fidanzate non sono più disposte a uscire con le vecchie amiche di sempre.

Le amiche di sempre, cioè le ragazze con le quali frequentare ogni ambiente, costituivano un abitudine sicura che sembrava fosse mantenibile in eterno!

Il gruppetto delle amiche si accompagnava nei vari locali o per scambiare quattro critiche, due punti di vista  e per sperimentare incontri nuovi e, nel frattempo, senza mai sentirsi più sole, non c’è più. La mancanza di tale presenza genera insicurezza e così un importante riferimento viene fortemente a mancare.

Sorgono critiche al veleno, accuse di egoismo, e di tradimento, rabbia e delusione profonda.

La delusione indica che forse alcune ragazze, quelle che sono rimaste sole, nel senso che soffrono molto perdendo le amiche, avevano investito anche troppo sulle vecchie e frequentabili su di loro, come se avessero trovato in loro il modo con il quale compensare il loro sentimento di solitudine e affrontare l’eventuale nuovo. I ragazzi sono poco disponibili!

L’equivoco era sussistente da entrambe le parti, ma alcune di loro hanno dismesso la frequentazione di routine, perché aspettavano il favoloso incontro con un fidanzato che le avrebbe definitivamente salvate dalla inconcludenza che era rappresentata dall’unica e solita frequentazione femminile.

Il punto mi sembra la ricerca assoluta di una simbiosi affettiva con qualcuno.

Né le relazioni di amicizia, né quelle con il fidanzato dovrebbe essere ispirato alla simbiosi con l’altro.

Questa modalità costituisce una possibile paura di autonomizzarsi, e di allontanarsi dalla madre arcaica. All’inizio come è normale che sia, l’amicizia costituisce la mediazione, una specie di ponte al fine di allontanarsi dalla famiglia e cercare individualmente ciò che fa per noi, ma in seguito, tale legame con le amiche dovrebbe non essere sopravalutato a meno che non ci siano buone ragioni di scegliere di non desiderare le ralazioni con i ragazzi.

Ragazze amiche o ragazzi hanno per il soggetto la stessa valenza: una madre che si ha paura di perdere, anche nella pratica sembra insopportabile.

La difficoltà di crescere sta nell’ambivalenza che non si é risolta nel soggetto. Come potrò affrontare la vita senza di lei o di lui?

Si possono domandare cosa non va in loro.

Si sentono abbandonate perché si sentono inadeguate agli altri, ai ragazzi ?

Perché si sentono bruttine oppure, poco intelligenti? Sentono di dover dimagrire, ma non ci riusciranno mai? Si sentono fatte male e destinate a non piacere a nessuno?

Sentono che il loro destino, per qualche ragione, non le renderà mai felici ?

Insomma perché manca il coraggio di viaggiare per conto proprio ?

C’é una qualche fragilità che deve essere affrontata e non cedere alla passività.

L’aiuto psicologico, se la situazione demoralizzante continua in se stessi , può essere molto utile e non va rimandato all’infinito.

Roberto Pani
Specialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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E tu come la pensi? Scrivimi un commento o inviami una domanda all'indirizzo roberto.pani@unibo.it...

Un commento

  1. Raffaella Buttazzi

    Ho un’amica che diverso tempo fa si è sposata, poco tempo prima io avevo deciso di affrontare un cambiamento emotivo: momenti diversi di crescita personale ci hanno posto dinanzi ad una scelta ed il fidanzato e futuro marito non ne era certo la motivazione.

    Ciò poichè sinceramente l’apparente dicotomia tra amicizie e situazioni amorose, a ben guardare, mi richiama comunque all’impossibilità di costruire un rapporto sullo stesso piano di comunicazione.

    Un esempio evidente di come sia rilevante non porre per così dire “tutto in uno” in un rapporto mi è stato più volte suggerito dal modo di socializzare di figli piccoli di coppie di amici, che sembrano evidenziare il bisogno di non essere iperinvestiti da parte dei genitori di conseguenza mettendo ancora una volta in gioco la necessità di vivere da parte di questi ultimi la propria solitudine?

    Raffaella

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