Come va la vita sessuale dei giovani?

Come va la vita sessuale dei giovani?

Da quanto sento attraverso le varie fonti specialistiche, la vita sessuale dei giovani si esprime debolmente ma con grande varietà. Viviamo in un’epoca nella quale si intrecciano le varie generazioni, quelle dei giovani di venti anni, di trenta, di quaranta e oltre, sino agli ultra-novantenni.

Questi ultimi non vanno tanto male sessualmente, perché anche se con minor frequenza nei rapporti, in qualche caso hanno maturato sia tante esperienze nel passato senza interruzioni, sia soprattutto hanno compreso il senso delle relazioni tra donna uomo e viceversa.

Naturalmente la biologia offre loro meno energia, ma molto frequentemente gli anziani sanno risparmiarla e valorizzarla molto meglio di alcuni giovani ricavandone buone riuscite nelle manifestazioni affettive con risultati quasi invidiabili da parte dei più giovani.

La sessualità è stata per molti aspetti svalorizzata negli ultimi trenta anni, nel senso che la libertà con la quale nel mondo anglosassone si fa sesso, ha creato un precedente culturale diffuso ovunque nelle varie culture dell’occidente, per cui si considera il sesso completamente separato da ciò che è psichico. Si può fare sesso senza avere un minimo di legame con la persona con cui s’intreccia l’esperienza sessuale. Sbagliato !

I ragazzi, specie alcune ragazze fanno un punto d’orgoglio cominciare a fare parecchio sesso senza grande desiderio, ma spesso, dato che si vergognano di essere escluse dal mondo sociale dei ragazzi sessualizzati non tollerano di essere illibate, avvertendo l’imene integra come un ostacolo.

Alcune giovanissime adolescenti sono alla ricerca di uomini che le liberino dalla verginità.

Tale disinibizione viene, a mala a pena, compresa dai ragazzi e spesso si spaventano quando tale richiesta è palese e espressa senza inibizione dalle donne.

Molte amicizie vengono chiamate, trombo-amicizie, friends with benefits .

I giovani uomini sono intimoriti speso da tanta libertà femminile e se v fingono di essere interessarti o lo sono all’inizio, al momento dell’azione non si sentono all’altezza del compito, del dovere che sentono incombente sulle loro spalle . Le ragazze, si sentono respinte e così imparano un linguaggio di tipo svalutante, del genere maschile, che per l’uomo è ancora più frustrante perché esaltano quelli che per il giovane, è decisamente umiliante. Tu ce lo hai piccolo e per questo non ti fai avanti!

Certe difficoltà che i ragazzi sperimentano sono ancora presenti quando l’uomo ha un’età matura e vive l’incontro sessuale come un grande esame al quale non si sentono adeguati.

L’amore costante stabile e duraturo è tale quando alcuni imprinting che i neonato percepiscono al momento dell’incontro con il seno materno, rimane fisso nella mente per sempre. Già Freud chiamava questo piacere-beatitudine del neonato mischiato con iper-protettività genitoriale.

Sentimento oceanico al quale aggiungo un sentimento d’immensità , di bellezza, grandezza, dolcezza, totalità, completezza e di rassicurazione eterna. Tale sentimento equivale all’orgasmo femminile e maschile nel senso che il sistema neuro-endocrino libera in quel momento, alcuni neuro ormoni come le endorfine che sono fisicamente molto appaganti e che in alcuni casi possono dare un senso di indistinto di perdita di coscienza e di infinità.

Non sempre gli orgasmi sono così intensi, ma comunque alimentano fantasie onnipotenti che si associano a sentimenti d’amore assoluto.

Penso che Platone avrebbe definito questo piacere orgasmico, come sentimento oceanico come il mondo delle Idee, dell’assoluto che l’auriga dal cavallo bianco e nero, ( nel mito della biga alata) può vedere in alto, nel cielo, ma che poi purtroppo il cavallo nero fa precipitare a terra.

Penso che metaforicamente che l’uomo cerchi tutta la vita il mondo delle idee , dell’assoluto, dell’amore platonico, dantesco, senza confini, mondo che ha incontrato, ma che poi è sparito lasciando spazio all’illusione di averlo conosciuto e la fiducia di ritrovarlo nel’uomo e nella donna che più gli/le ricorda che questa benessere e felicità deve esistere.

E vero che negli ultimi trenta anni, essendo tante illusione nell’uomo e donna stati disillusi, anche osservando i fallimenti matrimoniali: ne consegue che sia l’uomo che la donna hanno paura dei legami e dei costui della convivenza. Tutto ciò favorisce uno scoraggiamento nella coppia che si alterna a momenti di speranza. Entrambi spesso si avvicinano e poi si allontano fuggendo.

Aggiungo che molte musiche classiche evocano il sentimento oceanico e dell’immensità.

La vita sessuale dei giovani in sostanza mi sembra un po’ dissociata e piuttosto scarsa e confusa.

Troppa importanza viene data alle prestazioni sessuali e non al desiderio autentico dell’altro.

Roberto Pani
Specialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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E tu come la pensi? Scrivimi un commento o inviami una domanda all'indirizzo roberto.pani@unibo.it...

Un commento

  1. Raffaella Buttazzi

    Forse occorre sentirsi amati in primis per poter amare qualcuno scegliendolo, coniugando così la prestazione sessuale e l’amore.

    Personalmente troverei molto difficile amare solo col corpo, quindi attraverso la prestazione sessuale, poichè mi apparirebbe per così dire: quasi un esercizio ginnico:” Chi sto incontrando”, mi chiederei,” solo un riflesso di me o una persona e la sua storia ora in relazione con me?”

    Inoltre posso osservare come la sessualità in questa veste sia molto triste e per nulla protagonista, perchè nella svalutazione di una relazione con l’altro si esprime in fondo una scarsa considerazione di sè, dove, al di là delle apparenze, sono svalutati profondamente sia il sesso che l’amore.

    Perchè non dar vita, invece, ad un sentimento che si esprima attraverso un linguaggio del corpo e delle mente completandolo e declinandolo in una molteplicità di accenti personali, in altre parole coinvolgendosi fisicamente ed emotivamente?

    Raffaella

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